Il Deep Learning è una sotto-area di apprendimento automatico (Machine Learning) che si basa su reti neurali artificiali profonde, ispirate dal funzionamento del cervello umano.
Queste reti sono composte da strati di “neuroni artificiali” interconnessi, che lavorano insieme per eseguire compiti di apprendimento automatico.
È basato su reti neurali artificiali profonde, che sono composte da strati multipli di neuroni artificiali chiamati “unità” o “nodi”.
Questi livelli lavorano insieme per imparare automaticamente dai dati di allenamento, identificando modelli complessi e relazioni nei dati.
Il Machine Learning è un campo dell’IA che si concentra sull’abilità delle macchine di apprendere da dati e migliorare la loro performance senza essere esplicitamente programmate.
Il processo inizia con la raccolta e la preparazione dei dati pertinenti, che possono provenire da diverse fonti. Dopo la selezione, il modello viene addestrato per identificare modelli e relazioni e migliorare le previsioni.
Un modello addestrato con successo può essere utilizzato in modo autonomo per fare previsioni su nuovi dati.
La Robotic Process Automation (RPA) è una tecnologia che consente alle organizzazioni di automatizzare processi aziendali e compiti ripetitivi utilizzando software o “robot” digitali.
Inizia con l’identificazione dei processi aziendali idonei all’automazione (ripetitivi e regolamentati). Successivamente, gli sviluppatori creano “robot” digitali in grado di replicare attività umane, consentendo loro di navigare tra applicazioni, estrarre dati, completare moduli e altro.
L’intero processo è monitorato in tempo reale e gestito da un centro di controllo, con la gestione delle eccezioni da parte degli operatori umani.
L’Intelligenza Artificiale Generale (o GAI) è una IA con varie abilità, in grado di risolvere molteplici problemi senza bisogno di essere riprogrammata da capo, come invece avviene per gli odierni algoritmi.
Nel concreto, un’IA che sia in grado di giocare a scacchi, scrivere testi, riconoscere immagini e altro ancora passando senza difficoltà da un compito all’altro, proprio come fanno gli esseri umani.
Mira a comprendere e apprendere da una vasta gamma di attività cognitive, come il ragionamento, la comprensione del linguaggio, la visione e la risoluzione di problemi complessi.
Questa forma di IA aspira a raggiungere un livello di versatilità simile a quello umano, consentendo di affrontare una molteplicità di compiti senza la necessità di essere specificamente programmata per ciascuno di essi. E poi? beh, non resta che vedere cosa il futuro della tecnologia ci proporrà…
L’Intelligenza Artificiale Predittiva è un ramo dell’intelligenza artificiale che si concentra sulla previsione di eventi futuri o risultati basati su dati storici.
Utilizza algoritmi e modelli per analizzare grandi quantità di dati passati e rilevare pattern e tendenze. Queste informazioni vengono utilizzate per fare previsioni su eventi futuri, aiutando a prendere decisioni informate.
L’Intelligenza Artificiale Generativa è una tecnologia che mira a creare dati o contenuti originali, come immagini, testi o suoni, in modo autonomo.
Utilizza modelli generativi, come le reti neurali generative (GAN), che apprendono da grandi quantità di dati per generare nuovi contenuti basati su quelli esistenti. Sono in grado di produrre opere creative, simulare il linguaggio naturale umano e persino generare nuove idee e concetti.
La chatbot è un programma informatico progettato per simulare una conversazione umana.
Utilizza algoritmi di elaborazione del linguaggio naturale per comprendere il testo inserito dall’utente e generare risposte adeguate. Possono essere basati su regole (seguendo uno script), o utilizzare l’apprendimento automatico per adattarsi alle conversazioni in modo più flessibile.
Sono utilizzati in servizi di assistenza clienti, siti web, app di messaggistica per rispondere alle domande degli utenti, automatizzare compiti e migliorare l’interazione con i clienti.
La retropropagazione è un algoritmo chiave utilizzato per l’addestramento delle reti neurali. Si tratta di una tipologia di apprendimento automatico.
Questo algoritmo è utilizzato per aggiornare i pesi delle connessioni tra i “neuroni” all’interno di una rete neurale in modo che la rete possa imparare a eseguire una determinata attività o compito.
L’obiettivo è quello di ridurre gradualmente l’errore a ogni iterazione dell’addestramento, migliorando così le capacità della rete nel catturare pattern nei dati e migliorando le sue prestazioni complessive.
I Big Data rappresentano grandi quantità di dati complessi che superano la capacità delle tradizionali tecnologie di gestione dei dati.
Questi dati possono provenire da varie fonti, come transazioni online, dispositivi connessi, social media e molto altro.
Per gestire i Big Data, vengono utilizzati sistemi e tecnologie specializzate, come il calcolo distribuito e l’elaborazione parallela. L’obiettivo principale è quello di estrarre informazioni significative da un database pieno di dati.
Analizzando i Big Data, le organizzazioni possono identificare pattern, trend e insight nascosti, utilizzando questi dati per prendere decisioni informate, ottimizzare le operazioni e migliorare i loro servizi.
Un algoritmo, nell’IA, è un insieme di istruzioni o procedure matematiche che consentono a un computer di risolvere un problema specifico o eseguire un compito.
Gli algoritmi nell’IA possono variare notevolmente, ma generalmente coinvolgono il trattamento di dati in ingresso in un processo organizzato per produrre un risultato desiderato. Gli algoritmi possono essere progettati per apprendere dai dati, adattarsi ai cambiamenti e migliorare le loro prestazioni nel tempo.
L’Intelligenza Aumentata è un modello di progettazione che favorisce la collaborazione tra gli esseri umani e l’IA, permettendo di fare esperienze, apprendere e prendere decisioni migliori.
Collabora con gli esseri umani per aumentare le loro abilità e capacità. Questo può avvenire attraverso l’automatizzazione di compiti ripetitivi, l’analisi avanzata dei dati, la fornitura di raccomandazioni o suggerimenti basati sull’IA e l’interazione uomo-macchina intuitiva.
Il Web Semantico è un’evoluzione del World Wide Web che mira a fornire significato e struttura ai dati presenti sul web.
Attraverso l’uso di metadati e standard di marcatura semantica, come il Resource Description Framework (RDF) e l’ontologia, collega i dati in modo che le macchine possano comprendere il significato e la relazione tra le informazioni.
Questo permette alle macchine di eseguire ricerche più intelligenti, estrarre significati da testi, collegare dati tra diverse fonti e svolgere compiti di elaborazione del linguaggio naturale in modo più accurato.
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